Non c'è nulla di più triste delle newsletter della domenica notte. Arrivano giusto appena dopo il messaggio che indica il rinnovo dell'abbonamento del cellulare, ti illudono che anche in quest'ora della settimana - così noiosa e mesta - qualcuno ti abbia scritto, ispirandoti un moto di ottimismo quando con la coda dell'occhio scorgi accanto al tuo indirizzo e-mail posto a lato della schermata del browser il meraviglioso simboletto "(1)".
A quel punto ti si riempie di speranza il cuore, credi per un istante che tutto sommato il mondo non sia così ostile se pure la domenica sera qualcuno si è ricordato di te, qualcuno di importante, al quale non hai riservato l'accesso diretto alla casella "spam", qualcuno che non ha nemmeno attinenza col lavoro, per il quale usi un altro indirizzo.
E invece le tue speranze si infrangono sul reminder dei "dieci migliori articoli della settimana" del giornale online al quale giuri di volere ritirare subito la subscription (non lo farai mai, sei pigro), oppure sulle tue "weekly recommendation" sul social network di merda che non usi mai e non capisci nemmeno per quale motivo vi hai aderito.
Se queste debbono essere le mail che danno la stura ad un nuovo tragico inizio di settimana, allora rimpiango i primi anni duemila, quando l'assenza di un servizio anti-spam efficace faceva sì che la tua casella di posta si riempisse di spazzatura sconcia dal titolo altisonante:
"Cheap Viagra 4U!!" (questa sì che è un offertona, altro che weekly recommendations from the New York Times..),
"Hi! I'm Tatiana and I wanna have sex with you" (piacere Tatiana, immagino tu venga dall'est europa, ah cosa dici? fai così tanti errori di battitura perché sei solo un server bielorusso che cerca di estorcermi il numero della carta di credito? interessante...)
e non dimentichiamo la spam mail più tranchant di tutte, quella che ti obbligava ad un crudo e impietoso momento di autocoscienza, ossia la caustica:
"You can finally enlarge your penis NOW with my miracle pills!"
Ah care vecchie spazzature telematiche, figlie di un server minore, ormai ricordo lontano, forse un domani non troppo distante assurgerete anche voi al magico status di "vintage" e sono sicuro che ci sarà qualche pirla hipster, con la laurea breve presa allo IED di Milano, che vi dedicherà una conferenza seguita da legioni di studenti scemi.
Per ora accontentatevi di questo scemo che vi ha a dedicato queste poche righe.
Lo stesso scemo che, prima di spegnere il computer, rivolge un ultimo pensiero, ispirato al rimpianto, al generale Joseph Okoboto del Burkina Faso, il quale era solito scrivermi regolarmente per comunicarmi ogni volta in toni entusiastici di aver trovato un tesoro e per supplicare con insistenza il mio prezioso aiuto per trasferirlo sul sistema bancario europeo. La buonanima mi prometteva sempre di farmene avere una consistente parte come ricompensa. Pensa un po' che generosità, questi africani.
Il mio pensiero quindi attraversa il Mediterraneo per volare a te, povero generale, così fortunato da trovare un tesoro in un paese così povero, e così malato di Alzheimer da volermelo ricordare ogni settimana.