Thursday, February 28, 2008
imperdibile
e non solo perchè una sua meravigliosa canzone è in un meraviglioso film che me l'ha fatta riscoprire...
Piccole Considerazioni
Non per essere ripetitivo ma questa cittadina dalla quale se tutto va bene tra circa 24 ore fuggirò a gambe levate è davvero deprimente. A meno che uno non sia P.Diddy che arrivi qui con la propria corte di nani, ballerine e sopratutto mignottoni qui davvero è difficile divertirsi. Voglio fornire un po' di spotlights su queste tre settimane penose, tanto per fare capire che se io mi lamento così tanto un motivo c'è.
Allora:
1- Il mitico "Garnì Ex-Alpi": Già il nome fa cagare,é il posto in cui siamo alloggiati, è una vera merda. E' situato in una zona a ridosso delle prime montagne. "che fico!" penserà qualche stolto, "col cazzo!" risponderei io prontamente: è nel bel mezzo della periferia più squallida, tra capannoni che fin dalla sera pullulano di nigeriane che si dedicano alla professione più antica ( e rinomata) del mondo. E' una costruzione grottescamente in stile anni settanta con quei colorini di merda tipo rosso bianco nero accostati da un daltonico, con quella tinta plasticosa che fa sembrare l'edificio fatto coi lego. L'interno è tutto di moquette, ci mancava solo che ne fosse foderata anche la tavola del cesso. E soprattutto era inquitantemente deserto. Dovevamo aprire questo edificio buio salire al terzo piano, che il secondo piano non c'era e già questo dettaglio all'inizio mi faceva pensare al classico piano fantasma dove ogni sorta di sevizia veniva praticata sugli ospiti del garnì catturati la notte, in sale piene di pezzi di studenti immersi nella formalina. In realtà semplicemente non c'è perchè appartiene all'edificio limitrofo. Ma a parte queste note di colore la cosa peggiore è che per le prime due notti l'edificio è stato gelido! Perchè quei pirla dei gestori avevano pensato bene di non accendere il riscaldamento..eh già, siamo solo nella seconda città più a nord d'Italia, in una regione che è 100% montagna, a che cazzo serve il riscaldamento??? bastano le copertacce di lana dura e polverosa che manco un mulo le vorrebbe come propria gualdrappa... Acceso il riscaldamento la terza sera, era bellissimo rimirare all'imbrunire dalla mia finestra, scostate le tende polverose, il suggestivo panorama dolomitico composto da: una sede degli alpini locali ricavata in un prefabbricato quadrato, una fabbrica, una superstrada, i binari del treno...e le immancabili puttane. Eh perchè del trentino uno può dire tutto ma non che manchi il bel paesaggio!
La tanto decantata sala ricreativa al primo piano era senza corrente elettrica con una televisione che, al pari di tutte le altre nell'edificio, quando c'era poca foschia prendeva tre canali uno dei quali era telepadania.
- Il prof. L.S. ...è il più mostruoso di tutti, la più teribile delle iatture, ma domani ho l'ultimo round con lui quindi me lo tengo per la seconda parte del post
- il prof. L.A. giovane e bravo nella sua materia, ossia Game theory, le sue lezioni mi sono mediamente piaciute, anche se della disciplina nata da quel picchiatello di John Nash è decisamente un talebano per sua stessa ammissione "Sapete ragazzi...io vedo equilibri di nash dappettutto!" (vantatene pure...io invece penso che se non accendo e spengo la luce trenta volte quando esco da una stanza la mia famiglia muore), certo non molto ecumenico all'interno di un dottorato che vorrebbe gettare dei ponti tra giuristi ed economisti "voi giuristi per me siete dei mostri...io proprio non avrei mai studiato legge, appena sento la parola "fattispecie" io spengo il cervello" (una parola certamente difficile...fattispecie! uh!). Comunque simpatico, dopo le lezioni terribili di L.S. uno prof che si limita a due ore la mattina e due il pomeriggio è comunque da amare come un padre.
altre delle numerose chicche nella prossima puntata
Allora:
1- Il mitico "Garnì Ex-Alpi": Già il nome fa cagare,é il posto in cui siamo alloggiati, è una vera merda. E' situato in una zona a ridosso delle prime montagne. "che fico!" penserà qualche stolto, "col cazzo!" risponderei io prontamente: è nel bel mezzo della periferia più squallida, tra capannoni che fin dalla sera pullulano di nigeriane che si dedicano alla professione più antica ( e rinomata) del mondo. E' una costruzione grottescamente in stile anni settanta con quei colorini di merda tipo rosso bianco nero accostati da un daltonico, con quella tinta plasticosa che fa sembrare l'edificio fatto coi lego. L'interno è tutto di moquette, ci mancava solo che ne fosse foderata anche la tavola del cesso. E soprattutto era inquitantemente deserto. Dovevamo aprire questo edificio buio salire al terzo piano, che il secondo piano non c'era e già questo dettaglio all'inizio mi faceva pensare al classico piano fantasma dove ogni sorta di sevizia veniva praticata sugli ospiti del garnì catturati la notte, in sale piene di pezzi di studenti immersi nella formalina. In realtà semplicemente non c'è perchè appartiene all'edificio limitrofo. Ma a parte queste note di colore la cosa peggiore è che per le prime due notti l'edificio è stato gelido! Perchè quei pirla dei gestori avevano pensato bene di non accendere il riscaldamento..eh già, siamo solo nella seconda città più a nord d'Italia, in una regione che è 100% montagna, a che cazzo serve il riscaldamento??? bastano le copertacce di lana dura e polverosa che manco un mulo le vorrebbe come propria gualdrappa... Acceso il riscaldamento la terza sera, era bellissimo rimirare all'imbrunire dalla mia finestra, scostate le tende polverose, il suggestivo panorama dolomitico composto da: una sede degli alpini locali ricavata in un prefabbricato quadrato, una fabbrica, una superstrada, i binari del treno...e le immancabili puttane. Eh perchè del trentino uno può dire tutto ma non che manchi il bel paesaggio!
La tanto decantata sala ricreativa al primo piano era senza corrente elettrica con una televisione che, al pari di tutte le altre nell'edificio, quando c'era poca foschia prendeva tre canali uno dei quali era telepadania.
- Il prof. L.S. ...è il più mostruoso di tutti, la più teribile delle iatture, ma domani ho l'ultimo round con lui quindi me lo tengo per la seconda parte del post
- il prof. L.A. giovane e bravo nella sua materia, ossia Game theory, le sue lezioni mi sono mediamente piaciute, anche se della disciplina nata da quel picchiatello di John Nash è decisamente un talebano per sua stessa ammissione "Sapete ragazzi...io vedo equilibri di nash dappettutto!" (vantatene pure...io invece penso che se non accendo e spengo la luce trenta volte quando esco da una stanza la mia famiglia muore), certo non molto ecumenico all'interno di un dottorato che vorrebbe gettare dei ponti tra giuristi ed economisti "voi giuristi per me siete dei mostri...io proprio non avrei mai studiato legge, appena sento la parola "fattispecie" io spengo il cervello" (una parola certamente difficile...fattispecie! uh!). Comunque simpatico, dopo le lezioni terribili di L.S. uno prof che si limita a due ore la mattina e due il pomeriggio è comunque da amare come un padre.
altre delle numerose chicche nella prossima puntata
towards the end...
Se gli dei mi aiuteranno domani alle 17.05 prenderò il treno per le libertà...questa detenzione tra i monti mi sta stremando mentalmente, ieri il colpo di grazia: cena nella squallida cameretta nel nostro residence tra prostitute e capannoni, composta da salume in vaschetta dentro a pane da tramezzino, mentre guardavo male uno dei due canali (il terzo è TelePadania ma mi rifiuto...) che la tv riesce a prendere...che infinita mestizia!
Tuesday, February 26, 2008
Che noia...
Il simpatico dottorato mi riporta per l'ultima settimana in questa ridente cittadina chiamata Trento. Sono stanco di stare qui a perdere il mio tempo aspettando professori che pretendono serietà da noi nullità eppoi ci sfanculano bellamente non presentandosi a lezione. E' un periodo intenso,ho tante, troppe cose da fare: il paper per il superprof, il paper per i simpatici amici romani, la pratica ancorchè ormai ridotta a meri admempimenti burocratici e dovrei pure muovermi e dare il toefl, nonchè gettare uno sguardo sulle brochure relative alla summer school che ho adocchiato a NY per questa estate. Ho la nausea, è uno di quei momenti in cui vorrei semplicemente fermare il mondo e cadere in un letargo ebete, ottundente ed inutile.
Tutto quello che faccio mi piace molto in realtà, ma semplicemente non mi piace farlo ora e così.
Poi certo questo buco in mezzo ai monti totalmente privo di forme di vita non aiuta a insitllarti la voglia di fare...
Mai come ora sono stato legato alla mia cittaducola, tanto diprezzata e bistrattata ma che ora si sta rivelando molto più civa e divertente di queste mezze seghe di città pseudo-universitarie dei miei coglioni.
Non vedo l'ora che venga venerdì e fuggire, sempre che il cibo della mensa non mi avveleni prima, visto che un mio collega è già stato colto da un attacco di "sciolta fulminans mortifera" che l'ha costretto ad un ricovero qui nell'Overlook Hotel in ci siamo alloggiati.
Prometto che continuerò a dare mie notizie al genere umano...finchè la salute mentale mi assiste non dimenticatemi! :-)
Tutto quello che faccio mi piace molto in realtà, ma semplicemente non mi piace farlo ora e così.
Poi certo questo buco in mezzo ai monti totalmente privo di forme di vita non aiuta a insitllarti la voglia di fare...
Mai come ora sono stato legato alla mia cittaducola, tanto diprezzata e bistrattata ma che ora si sta rivelando molto più civa e divertente di queste mezze seghe di città pseudo-universitarie dei miei coglioni.
Non vedo l'ora che venga venerdì e fuggire, sempre che il cibo della mensa non mi avveleni prima, visto che un mio collega è già stato colto da un attacco di "sciolta fulminans mortifera" che l'ha costretto ad un ricovero qui nell'Overlook Hotel in ci siamo alloggiati.
Prometto che continuerò a dare mie notizie al genere umano...finchè la salute mentale mi assiste non dimenticatemi! :-)
Sunday, February 24, 2008
Ok davvero grande
Allora, sono snobbissimo in ambito di musica più che in ogni altra cosa nella vita, forse perché praticamente ho passato più anni ad ascoltare musica che a fare qualsiasi altra cosa (sicuramente le cose più belle come intrattenermi col gentil sesso, ubriacarmi con gli amici ed altre amenità...)
Perciò in questo mio universo iperesclusivo e serioso non c'era mai stato posto per i classici cantautori che hanno sempre furoreggiato tra gli studentelli adolescenti emiliani in vena di rivoluzione. Proprio perchè in generale c'è sempre stato pochissimo posto (e tuttora poco ne permane) per la musica italiana, pure quella che ammetto essere di qualità, figuriamoci dunque quella dai toni smaccatamente folkloristici e nazional-popolari...
Avrei sempre pensato di aprire un blog con una citazione di Johnny Cash, Scott Walker, Nick Drake, Joy Division etc.etc.
Invece l'altro gionro ho risentito per caso una canzone che interpreta alla perfezione la sensazione di scazzo latente che mi accompagna da mesi. Un perfetto biglietto da visita sul mio stato d'animo, con qualche difetto. In primis è italiana, in secondo luogo il suo autore è uno dei maggiori status symbol del populismo sinistrorso. Mi sento come quello che si è appena scopato la più brutta ed odiosa della scuola, ma nonostante il rigetto che prova a pelle ne è felice.
Quindi decido di aprire questo Diario con Francesco Guccini (a pensarlo ecco il conato ed il brivido...) e questa meravigliosa incazzata invettiva che è "L'avvelenata", sicuramente un bel dito medio alle varie ortodossie che ammorbano la vita persino ad uno come Guccini, figurarsi ad un individualista libertario come me.
"Ma se io avessi previsto tutto questo� (dati causa e pretesto),
le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi,
avrei scritto canzoni
va beh, lo ammetto che mi sono sbagliato
e accetto il crucifige, e così sia
chiedo tempo, sono della razza mia, per quanto grande sia
il primo che ha studiato.
Mio padre forse aveva ragione, a dir che la pensione
è davvero importante
mia madre non aveva poi sbagliato, a dir che un laureato
conta più di un cantante
giovane e ingenuo io avevo perso la testa
sian stati i libri, o il mio provincialismo
e un cazzo in culo e scuse d'arrivismo, dubbi di qualunquismo
son quello che mi resta.
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi,
chiedo scusa a vossia
però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni,
si possa far poesia
io canto quando posso e come posso
quando ne ho voglia, senza applausi o fischi
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate
i miei dischi
e sputatemi addosso.
Secondo voi, ma a me cosa mi frega di assumermi la bega
di star quassù a cantare
godo molto di più nell'ubriacarmi, oppure a masturbarmi,
o al limite a scopare
se son d'umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie
di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie,
o mantenermi vivo.
Io tutto, io niente, io stronzo ed io ubriacone, io poeta, io buffone,
io anarchico, io fascista
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale,
negro, ebreo, comunista
io frocio, io perché canto so imbarcare
io falso, io vero, io genio e io cretino
io solo, qui, alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino
e voglia di bestemmiare.
Secondo voi, ma chi me lo fa fare, di stare ad ascoltare,
chiunque ha un tiramento
ovvio il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso,
possiedo un mio momento
e io che ho sempre detto che era un gioco
saper usare o no d'un certo metro
compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro
io lo vendo per poco.
Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera,
per un po' di milioni
voi che siete capaci, fate bene, a aver le tasche piene,
e non solo i coglioni
che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete
un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete
a sparare cazzate.
Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto,
forse farei lo stesso
mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino,
poi sono nato fesso
quindi tiro avanti e non mi svesto
dei panni che sono solito portare
ho tante cose ancor da raccontare per chi vuole ascoltare
e in culo a tutto il resto."
Perciò in questo mio universo iperesclusivo e serioso non c'era mai stato posto per i classici cantautori che hanno sempre furoreggiato tra gli studentelli adolescenti emiliani in vena di rivoluzione. Proprio perchè in generale c'è sempre stato pochissimo posto (e tuttora poco ne permane) per la musica italiana, pure quella che ammetto essere di qualità, figuriamoci dunque quella dai toni smaccatamente folkloristici e nazional-popolari...
Avrei sempre pensato di aprire un blog con una citazione di Johnny Cash, Scott Walker, Nick Drake, Joy Division etc.etc.
Invece l'altro gionro ho risentito per caso una canzone che interpreta alla perfezione la sensazione di scazzo latente che mi accompagna da mesi. Un perfetto biglietto da visita sul mio stato d'animo, con qualche difetto. In primis è italiana, in secondo luogo il suo autore è uno dei maggiori status symbol del populismo sinistrorso. Mi sento come quello che si è appena scopato la più brutta ed odiosa della scuola, ma nonostante il rigetto che prova a pelle ne è felice.
Quindi decido di aprire questo Diario con Francesco Guccini (a pensarlo ecco il conato ed il brivido...) e questa meravigliosa incazzata invettiva che è "L'avvelenata", sicuramente un bel dito medio alle varie ortodossie che ammorbano la vita persino ad uno come Guccini, figurarsi ad un individualista libertario come me.
"Ma se io avessi previsto tutto questo� (dati causa e pretesto),
le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi,
avrei scritto canzoni
va beh, lo ammetto che mi sono sbagliato
e accetto il crucifige, e così sia
chiedo tempo, sono della razza mia, per quanto grande sia
il primo che ha studiato.
Mio padre forse aveva ragione, a dir che la pensione
è davvero importante
mia madre non aveva poi sbagliato, a dir che un laureato
conta più di un cantante
giovane e ingenuo io avevo perso la testa
sian stati i libri, o il mio provincialismo
e un cazzo in culo e scuse d'arrivismo, dubbi di qualunquismo
son quello che mi resta.
Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi,
chiedo scusa a vossia
però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni,
si possa far poesia
io canto quando posso e come posso
quando ne ho voglia, senza applausi o fischi
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate
i miei dischi
e sputatemi addosso.
Secondo voi, ma a me cosa mi frega di assumermi la bega
di star quassù a cantare
godo molto di più nell'ubriacarmi, oppure a masturbarmi,
o al limite a scopare
se son d'umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie
di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie,
o mantenermi vivo.
Io tutto, io niente, io stronzo ed io ubriacone, io poeta, io buffone,
io anarchico, io fascista
io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale,
negro, ebreo, comunista
io frocio, io perché canto so imbarcare
io falso, io vero, io genio e io cretino
io solo, qui, alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino
e voglia di bestemmiare.
Secondo voi, ma chi me lo fa fare, di stare ad ascoltare,
chiunque ha un tiramento
ovvio il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso,
possiedo un mio momento
e io che ho sempre detto che era un gioco
saper usare o no d'un certo metro
compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro
io lo vendo per poco.
Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera,
per un po' di milioni
voi che siete capaci, fate bene, a aver le tasche piene,
e non solo i coglioni
che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete
un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete
a sparare cazzate.
Ma se io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto,
forse farei lo stesso
mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino,
poi sono nato fesso
quindi tiro avanti e non mi svesto
dei panni che sono solito portare
ho tante cose ancor da raccontare per chi vuole ascoltare
e in culo a tutto il resto."
A New Start
Mi diverte parlare con gli altri.
Condividere le sciocchezze che mi passano per la mente e raccontare le cose che mi capitano ogni giorno.
E' qualcosa che inoltre è in qualche modo salutare. Perchè ogni tanto il mondo che ospito in me ribolle, si allarga, scalpita come se non ci fosse più spazio a sufficienza tra le pareti della mia testa. Perciò espellerne un po' favorisce l'ordine interiore, o meglio argina il caos che - da che ho memoria - convive in tutte le cose che faccio.
Perciò questo vuole essere un tentativo di diario. Per fare pulizia e, si spera, fare divertire almeno po', visto che l'ironia resta l'unica arma che funziona quasi sempre e con la quale permeare le situazioni, anche le peggiori, in cui cu capita di vivere.
Condividere le sciocchezze che mi passano per la mente e raccontare le cose che mi capitano ogni giorno.
E' qualcosa che inoltre è in qualche modo salutare. Perchè ogni tanto il mondo che ospito in me ribolle, si allarga, scalpita come se non ci fosse più spazio a sufficienza tra le pareti della mia testa. Perciò espellerne un po' favorisce l'ordine interiore, o meglio argina il caos che - da che ho memoria - convive in tutte le cose che faccio.
Perciò questo vuole essere un tentativo di diario. Per fare pulizia e, si spera, fare divertire almeno po', visto che l'ironia resta l'unica arma che funziona quasi sempre e con la quale permeare le situazioni, anche le peggiori, in cui cu capita di vivere.
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