Ieri chiacchieravo con alcuni cari amici, uno dei quali attualmente vive in germania e ha dei gusti cinematografici molto simili ai miei. L'altra era una mia amica, una ragazza molto cara ed in gamba, ma che ha il piccolo e scusabile difetto di apprezzare il film "Casomai" di Fabio Volo.
Io quel film lì lo vidi alcuni anni fa proprio assieme al mio amico "tedesco"e ad un altro mio amico "che ha un piglio ironico decisamente dissacrante" (leggi che i film se non sono trucidi non li ama...). Mi ricordo che questa allegra compagnia fu la mia salvezza, perchè non mi sembra di avere mai visto un film così insulso. Proprio il classico drammone di plastica sul trentenne che mette su famiglia e rosica perchè non ha più i piaceri del vivere single, con un po' di urli alla Muccino disseminati qua e là e soprattutto con l'inespressività totale e l'istintiva antipatia di Fabio Volo.
La mia amica (ed un'altra di lei amica mooolto caruccia) disse che invece loro avevano apprezzato il film perchè in un certo senso ci si immedesimavano e quindi scattava una sorta di tranfert (spero con stefania rocca, anche se francamente nel film ha una delle vite più sfigate che si ricordi a memoria d'uomo) che consentiva a loro di apprezzare questo "capolavoro".
Da questa considerazione poi l'amica estraeva deduttivamente una regola di vita secondo la quale le ragazze generalmente amano i film nella cui trama possono riconoscersi mentre non amano affatto i film fantasy, di fantascienza et affiniperchè a loro non dicono nulla... mentre invece quando sono fatti bene (e sottolineo quando sono fatti bene!) a me piacciono tantissimo.
In realtà non so quanto possa essere valida questa regola dell'immedesimazione, almeno per me, che spesso guardo un film proprio per evadere dalla vita di tutti i giorni. Specie quando sono molto incalzato (e incazzato) da stress e scadenze varie guardare un film è davvero anche un esercizio di relax per la mente, un modo per distenderla dalle nozioni pedanti coattivamente introdotte che spesso la affollano. Poi ovviamente non perdo la capacità di discernimento: il film può comunque essere avvincente o una merda.
Però non credo che questo transfer sia totalmente assente negli uomini, forse gli uomini riescono ad astrarre un po' di più e forse sentirsi partecipi anche delle sventure di Frodo e compagnia bella..
Io forse con un hobbit non ho molto a che spartire, ma sicuramente se penso a film tratti da fumetti di Frank Miller quanli Sincity o 300 devo dire che specie nel primo trovo molte figure umanamente interessanti..
Trovo per esempio geniale la figura del gigantone Marve, fortissimo ma brutto come un culo e reietto della società, che passa un'unica notte di felicità (leggi sesso) con una donna bellissima, che in realtà da lui cerca solo protezione da chi vuole farle la pelle. La gratitudine per quell'unico momento di vera felicità lo porta ad eleggere a propria ragione di vita la vendetta della morte della donna.
Se non è poesia questa, altrochè "casomai", le manfrine dei vent'anni perduti, i menage familiari dissemnati di urla e di corna ed altre ventate di amarezze assortite tipiche della cinemerda italiana odierna...
No comments:
Post a Comment