Saturday, March 1, 2008

piccole considerazioni pt. II

allora dicevamo:
- la terribile mensa universitaria sempre affollata tranne la sera quando servono le pietanze del giorno stesso riscaldate e riarrangiate alla bell'e meglio. L'ambiente sembra quello di un refettorio di un asilo di periferia, con quelle puzze di avanzi che ogni tanto ti sorprendono.La carne almeno è buona, ed è l'unica cosa che infatti ho mangiato per settimane rasentando la gotta ed il colesterolo a mille. E in un posto così trendy e fico chi ci poteva mangiare se non...

- il famigerato prof. L.S.: ha un background assolutamente non economico, è leftish, parla solo di eticaeticaeticaetica in ogni cosa. Volendo anche mostrarci che è economicamente conveniente essere superbuoni e tutti coloro che non sono buoni (il senso in cui lui intenda questo poi nessuno lo sa) escono dal mercato, nonostante tutto il mondo dimostri tristemente il contrario. Anche solo per questi dettagli mi suscitava un irritazione unica. Ma questo è nulla: la sua vera arma micidiale è il metodo con cui fa lezione: 4 ore di fila senza pausa (perchè 5 minuti cronometrati per un caffè NON sarano mai una pausa!) ovviamente nessun intervento è troppo gradito: non sia mai che si intacchi la pulizia della sua lectio magistralis, oppure che interrompa per un attimo il profondo godimento che quest'uomo prova nel sentire l'armonia della propria voce e la sua rutilante oratoria.
La lezione si compone di formule arcane volte a dare la dimostrazione matematica che la bontà è sempre efficiente, che i libertari sono egualitari ( e qui non sono stato zitto ed ho aggredito...e lui ha rintuzzato un po'dicendo che i "mild libertarian" lo sono), ed altre amenità. ah ovviamente la lezione era illustrata con l'aiuto di "solo" 120 slides (e non lo dico per dire, erano proprio 120!) che più che slides canoniche col loro schematismo, sembravano invece pagine di un romanzo, di 100 righe l'una scritte fitte. Tempo medio di spiegazione di una slide: 10 minuti, fate voi i conti. E l'ultimo giorno, a mo' di mostro finale del "trento's videogame" era sia di mattina che di pomeriggio per un rtotale di circa 7 ore...
almeno è finita. L'unica cosa carina di quella amena città sono le ragazze, che sono molto carine, slanciate, fini. Pura le segretaria del dipartimento e le dottorande ( che in genere sono delle racchie terribili) erano carine. Peccato che non ci sia modo, luogo ed occasionei di conoscere alcuna di esse. Perchè dopo il tramonto, come vampiri all'incontrario, spariscono tutte...
dio che tristezza, ma tanto è finita.

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