Sunday, March 9, 2008

Ricordi di gioventù





Non ho mai vissuto la mia fanciullezza secondo gli standards che vanno per la maggiore:

Da bambino non ho mai avuto gli amici "del cortile" o "del quartiere" con cui giocare a pallone. Abitavo in un grande palazzone, il cortile praticamente non c'era, in compenso c'erano le siringhe e i miei vicini erano tutti dei vecchi o comunque dei ragazzi più grandi. Mi ricordo però i figli di una coppia di campani che erano i nostri dirimpettai, erano persone molto cordiali e gentili. Ed erano vestiti in modo bestialmente anni 80.


Da ragazzino andavo in vacanza coi miei, sempre al mare e per minimo tre interminabili settimane. Ho sempre dribblato tutti i classici luoghi comuni del ragazzino al mare: non ho mai trovato la "compagnia del mare", perchè nel residence dove eravamo tutti i ragazzini o erano dei bamboccioni sfigati che giocavano al game boy tutto il giorno sotto l'ombrellone e che ancora frignavano perchè la mamma in spiaggia comprasse loro il cocco, oppure erano dei piccoli avanzi di galera,che già alle medie fumavano. Mia madre, saputo questo, non è mai stata troppo addolorata che non avessi amici, anzi tirava un sospire di sollievo.

In compenso c'erano tante ragazzine, e io stavo spesso con loro. Finchè eravamo bambini giocavamo assieme: loro ci mettevano le barbie, io i masters, e tutto sommato riuscivamo a farli convivere pacificamente in una stramba società fatta donne tutte bionde, alte due metri e mezzo e vestite alla moda e di uomini, bassi, palestratissimi e vestiti solo delle loro mutante di pelliccia d'orso.

Credo che a forza di vedermi giocare con le ragazzine i miei ad un certo punto avranno pensato: "sto qua o ci vien su finocchio o don giovanni". Sfiga vuole che non sia né l'uno né l'altro. Però in effetti una volta a dieci anni ci guadagnai un bacino sulla guancia da una ragazza veneziana, alta e carina.

Questa è stata l'unica mia storiella estiva "da mare" fino all'adolescenza. Pensavo seriamente tra noi avesse potuto continuare, probabilmente inconsapevole che Reggio e Mestre non fossero proprio una di fianco all'altra. Anzi, ora che ci penso, visto che nessuno di noi due ha mai dato ufficiale disdetta, di fatto noi stiamo ancora insieme...quest'estate saranno già sedici meravigliosi anni insieme!

Le medie sono poi un periodo peculiare, a volerne parlare ci si potrebbe scrivere un libro, basta specificare che le serate più divertenti le passavo a casa del mio amico Giongio (che poi non ho mai chiamato così) a mangiare cinese take away (le conseguenze prima o poi si faranno sentire sui miei visceri), giocare a calcetto nel suo salotto, e sopratutto a sperimentare tutti giochi che i computer offrivano a due bamboccetti come noi negli anni 90, ed erano davvero fichi! Grazie Giongio per tutto. La tua vecchia casa (che pure sarà per noi un posto mitico anche negli anni a venire), resterà nel mio cuore anche per le partite a PC Calcio e Sam e Max Hit the road che ivi avevano luogo.

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