
Ogni tanto mi capita di sognare delle città. Città bellissime, con contorni turriti e tra i vicoli palazzi antichi che nascondono cortili con fontane.
Ma la cosa più bella è che quelle città non sono altro che la mia città, dove sono nato e dove almeno nei weekend torno a vivere.
E' come se in sogno l'abbellissi, innalzassi dal nulla interi quartieri che nella realtà non esistono, e la cosa più divertente è che ogni tanto mi capita di sognare la stessa visione di essa più di una volta.
Ed è molto strano mentre in sogno contemplo un quartiere fatto di grattacieli con doccioni e semicolonne molto in stile gotham city (o lower manhattan...) circondati dal verde, dire:" ah sì, questo è il quartiere *** edificato nell'anno ***, è da un po' che non ci passavo, però , che bello!".
Sembrerà strano ma questi sono i sogni che mi rendono più sereno e felice. E al risveglio la mia città, invece di deludermi per il suo aspetto decisamente meno suggestivo, la amo ancora di più, come se avesse trattenuto un pizzico di quel carattere un po'magico che il sogno le imprime.
Passando a cose molto meno eteree, questa settimana sarà allucinante, avrò mille cose da fare e da fare possibilmente bene. Sono assolutamente tediato e non vedo l'ora che per lo meno sia martedì sera e le prime due cose siano andare per il verso giusto.
Per ora mi cullo pensando all'anno prossimo quando finalmente il dottorato significherà dedicarmi davvero al mio bellissimo progetto di ricerca, che queste attività che mi impongono mi costringono a trascurare.
E pensare che la mia vita tornerà in parte anche a Bologna e magari con qualche scappatella oltreoceano...
Upper west side, where my heart lies...
l'immagine è sketch, Gotham City "the grey slabs which shoot skywards speak of soulless people dwarfed by fear"[Ref: Marriott, John, Batman: The Official Book of the Movie (London, The Hamlyn Publishing Group Ltd., 1989), p. 88] by Anton Fust
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