Sono nella fottuta città medievale e c'è un tempo così di merda che è quasi inconcepibile: pioggia + afa (il prodotto dei quali è un tempo indocinese tipo laos) + folate di vento gelido improvvise ( = pericolo stricco di pancia, blocco del collo, raffreddore, etc.).
Almneo ho smalito il grosso degli impegni, devo solo farmi una presetazioncina in power point per il 5 eppoi basta e fanculo.
Spero di riuscire ad arrangiare per il meglio la sistemazione newyorkese, prendermi il biglietto e poi tutto spero fili liscio.
Ieri sera mi son fatto un paio di birrette con un mio copagno del dottorato e un dottorando di economics turco. Lui è ateo( bene), laicista (ottimo), non sopporta le religioni, specie l'islam in puro stile ataturk (benissimo), purtroppo è filocomunista (ma nessuno è perfetto, si sa).
Non è il primo turco che conosco, sono un popolo meraviglioso i turchi perchè sono la dimostrazione vivente di come la presenza ingombrante o l'assenza del giogo religioso sulla propria vita sia effettivament e in grado di mutare la propria condizione umana ed esistenziale.
Tra i turchi che ho conosciuto ci sono gente come lui che non li distingueresti davvero dall'occidentale più moderno ed open-minded, con i quali non esiste alcuna barriera culturale e puoi divertarci veramente amico.
Altri invece (una ristretta minoranza tra quelli che ho conosciuto fortunatamente) venedo dalle parti più remote dell'anatolia, sono ottenebrati dalla religione e sembrano dei meridionali italiani degli anni 30 o, se si pone l'accento sul fatto che sono islamici, degli afgani odierni.
Il mio amico ovviamente disprezza molto questo tipo di suoi connazionali, che ai suoi occhi sono inferiori e che non faranno mai strada nella vita. Non so esattaente se in un mondo pessimo come questo in cui è in atto un ripugnante e barbaro ritorno all'integralismo religioso il mio amico abbia ragione. Però mi gongolo a pensare che lui che è così è il primo nel suo dottorato e magari domani sarà una persona con importanit cariche, mentre il turco sfigato che conobbi, passò tre settimane a NY smarrito e praticamente recluso in albergo e nonfaceva altro che rompere il cazzo e fustigare i costumi dei suoi connazionaloi laici e soprattuto non mangiava praticamente un cazzo per paura che dappertutto ci fosse il maiale.
Beh, il prossimo che nega che la religione allontana la conoscienza reciproca è un coglione.
Per il resto se non smette di piovere mi incazzo come una biscia. Anche se sono piuttosto contento di avere riallacciato i rapporti con un amica che non sentivo da tanto. ciao!
1 comment:
Immagino che la città sia Siena! Ma non ti preoccupare, oggi è altrettanto orrendo anche qui!!
Sono abbastanza d'accordo con te, il problema nella religione (come anche nella politica credo) è che sempre bisogna fare dei distinguo. I miei due migliori amici (maschi) hanno idee politiche e religiose completamente opposte alle mie, eppure ognuno di noi rispetta i pensieri dell'altro. Perché è così che deve andare!
Comunque è bello conoscere persone di cultura differente, è questo che significa veramente crescere e vivere nel mondo moderno. Se continuiamo a guardare solo noi ci rinchiuderemo a riccio nel nostro mondo e basta!
Un bacione, dimmi quando sei a Reggio, magari andiamo a berci un birrino, che dici?
Ciao ciao!!
Cate
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